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Dopo La Salette: 150 anni di proliferazione dei "segreti" mariani
di Marco Corvaglia
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La Francia: a sud-est la regione Rodano-Alpi, da cui prese inizio la diffusione del fenomeno dei "segreti" mariani.
La serie di “segreti” che ha caratterizzato alcune delle più note “apparizioni” mariane ha avuto inizio, nel 1846, a La Salette (che abbiamo già analizzato
criticamente negli undici articoli precedenti).
Inizialmente, la serie si manifestò solo a livello locale, nel dipartimento francese dell’Isère e soprattutto in quello confinante della Drôme.
Nei decenni successivi si estese a livello nazionale e, nel XX secolo, anche fuori dalla Francia.
La Salette, pertanto, risulta essere il vero e proprio centro di propagazione del fenomeno dei “segreti”.
L'inizio del "contagio"
Partiamo con un cenno ai casi locali.
Nel 1850, don Rousselot, già membro di spicco della commissione diocesana di indagine su La Salette, affronta così il tema:
Dopo l’apparizione di La Salette, non si parla che di apparizioni. Ce ne sono state a Le Périer, a poche miglia da La Salette. Ce ne sono state non so quante nel dipartimento della Drôme. […]
Che queste apparizioni successive siano frutto di cervelli malati risulta a sufficienza dal fatto che in queste presunte apparizioni ci sono stati quasi sempre martello e tenaglie, il segreto imposto, lacrime sparse, ecc. Ormai la Regina dei cieli non potrà più mostrarsi diversamente da come è apparsa a La Salette.
[Pierre-Joseph Rousselot, Nouveaux documents sur l'événement de La Salette, Grenoble, J. Baratier, 1850, pp. 46-47]
Rousselot trascura un particolare: anche se La Salette aveva degli elementi distintivi, come per l'appunto i "segreti", si inseriva però essa stessa in una tendenza che caratterizzava la Francia del periodo.
Il volume Apparizioni mariane nel corso di due millenni, di Marino Gamba, presenta in ordine cronologico le 1019 "apparizioni" repertoriate dall'autore.
Nel periodo 1820-1845, la metà delle "apparizioni" di cui è rimasta traccia, a livello mondiale, avrebbe avuto luogo in Francia (9 su 18) [M. Gamba, Apparizioni mariane nel corso di due millenni, Segno, 1999, pp. 384-391].
La diffusione di "apparizioni" accompagnate da un segreto (solo di queste ci occupiamo nel presente articolo) ha inizio poco dopo che la commissione diocesana di indagine su La Salette, conclusi i suoi lavori nel dicembre 1847, ha dato il suo parere favorevole all'approvazione [cfr. J. Stern, La Salette. Documents authentiques, vol. 2, Cerf, 1984, pp. 9-10 (una riproduzione digitale del volume è disponibile qui)].
Così, la serie iniziata a La Salette continua nel confinante dipartimento della Drôme, dove “la prima apparizione della ‘Signora’, identificata in seguito come la Madonna, è segnalata sulla montagna di Sadous, parrocchia di La Chaudière, il 10 marzo 1848” [B. Delpal, Entre paroisse et commune. Les catholiques de la Drôme au milieu du XIX siècle, Peuple libre, 1989, p. 156]. Diverse altre ne seguiranno [cfr. J. Bouflet, P. Boutry, Un segno nel cielo, Marietti, 1999, pp. 160-163].
Vediamo cosa accade dopo.
Dal sud-est alla Francia intera
Il più noto mariologo del ventesimo secolo, padre René Laurentin, nel suo Dizionario delle “apparizioni” della Vergine Maria, fornisce un elenco (largamente incompleto, per la verità) delle apparizioni mariane caratterizzate da “segreti”.
L'elenco inizia così:
1. La Salette (1846). Il caso più antico, di carattere profetico e apocalittico [...].
2. Lourdes (1858). Dei segreti privati vengono affidati a Bernadette per la sua formazione e la sua condotta.
[Segreto, in R. Laurentin, P. Sbalchiero, Dizionario delle “apparizioni” della Vergine Maria, Art, 2010, p. 703]
A partire dal 1870, il “segreto” di Mélanie comincia ad essere stampato e diffuso, per alcuni anni solo in lingua francese, come sappiamo (1858, allarme Lourdes? La nuova versione di Mélanie).
A questo punto, si riattiva immediatamente la diffusione di presunte apparizioni con "segreti" su tutto il territorio nazionale francese.
Ad Arnaud-Guilhelm, non lontano da Lourdes, nel 1859 quattro pastorelle avevano detto di aver avuto delle apparizioni della Madonna.
Solo dopo l'ottobre 1877, una di loro, Félicie Cavé, divenuta suora dell'Ordine della Provvidenza (lo stesso in cui Mélanie era stata novizia), dice al suo confidente padre Avignon di aver scritto sotto dettatura della Madonna, il 27 marzo 1860, una lettera contenente delle profezie segrete di stampo politico-apocalittico (come in parte erano quelle di Mélanie).
Tuttavia, almeno sino al 1877, nessuno sapeva dell'esistenza di tali presunte profezie. La stessa Félicie, incredibilmente, dichiara: "Avevo completamente dimenticato questa lettera" [Relazione di padre Avignon, pubblicata a cura dell'associazione di devoti denominata Les Servants de Notre Dame d'Arnaud-Guilhem].
Ecco il testo:
Ecco, figlia mia, il segreto che devo confidarti. Io voglio che questa lettera non sia letta da nessuno prima del tempo stabilito. Il Papa sarà perseguitato, la città santa e il potere temporale del Papa saranno presi da Vittorio Emanuele. Il Papa avrà il cuore trafitto dal dolore. Nella città santa arriverà l'abominio della desolazione. I conventi saranno distrutti, le religiose cacciate, oltraggiate, la religione in grande pericolo e lui stesso sarà fatto prigioniero.
[Prophétie dictée par la Sainte Vierge le 27 mars 1860 à Félicie, 10 ans, ibidem]
In realtà quando Félicie mostra la lettera a padre Avignon era tutto già accaduto: il 20 settembre 1870, con la breccia di porta Pia, Roma fu annessa al Regno d'Italia e Pio IX "si rinchiuse nel Vaticano considerandosi prigioniero" [Pio IX, in Enciclopedia Treccani Online].
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In linea generale, però, il lungo, complesso e confuso segreto fatto pubblicare da Mélanie si rivela un modello non immediatamente replicabile in altre "apparizioni", per due motivi.
I presunti veggenti, nella seconda metà dell'Ottocento, tipicamente sono giovani e poco scolarizzati (Mélanie, invece, aveva iniziato a scriverlo quando era una suora ventinovenne, più o meno come evidentemente farà Félicie, del resto).
Inoltre, una profezia resa nota a fatti compiuti può trovare credito tra i fedeli solo se il "veggente" si era dichiarato tale già prima del fatto "profetizzato".
Verosimilmente questi motivi portano, dopo la pubblicazione del "segreto" di Mélanie, alla diffusione di un modello alternativo, costituito da un segreto privato (analogamente al recente precedente di Bernadette), oppure da un segreto da trasmettere al vescovo o al papa (analogamente a ciò che nel 1851 avevano fatto Mélanie e Maximin di La Salette, benché non spontaneamente).
In ogni caso, l'aspetto interessante è che il fenomeno dei segreti continua a rimanere circoscritto alla sola Francia.
Vediamo velocemente gli altri casi attestati successivamente alla pubblicazione del segreto di Mélanie e sino a fine secolo.
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Nel 1872, a Rixheim, due bambine di 12 anni asseriscono di aver ricevuto dalla Madonna "un segreto relativo alla restaurazione monarchica" in Francia [J. Bouflet, Dictionnaire des apparitions de la Vierge Marie, Cerf, 2020, p. 249].
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Nel 1874, si registrano due casi: a Le Fontet, una contadina di 43 anni, Marie Bergadieu, avrebbe ricevuto, anche lei, un segreto relativo al ritorno di un monarca cattolico in Francia [ivi, p. 254] mentre, a Noyal-Muzillac, a ricevere dei segreti dalla Madonna sarebbe stato un mugnaio diciassettenne, Jean-Pierre Le Boterff [Laurentin, Sbalchiero, op. cit., p. 550].
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A Pellevoisin, nel 1876, è invece un'inserviente trentatreenne, Estelle Faguette [S. Bernay, Estelle Faguette, Cerf, 2021, p. 193].
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Nel 1882, due casi: a Lione, la ventenne, figlia di un tagliapietre, Anne-Marie Coste [M. Gamba, op. cit., p. 419] e, a Gouy-l'Hôpital, un falegname trentatreenne, Théophile Restaux [Annales du surnaturel, anno II, n. 4, 15 marzo 1885, p. 127; Laurentin, Sbalchiero, op. cit., pp. 354-355]
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Nel 1888, a Vallensanges, un tredicenne di famiglia contadina, Jean-Auguste Bernard [Bouflet, op. cit., p. 227]
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Nel 1892, a Le François (Martinica, dipartimento francese d'oltremare), una giovane donna, Suzanne Mélan [ivi, pp. 228-229].
Fatima: i segreti oltrefrontiera
Nel passaggio tra un secolo e l'altro la diffusione di apparizioni accompagnate da segreti sembra indebolirsi (come è naturale che, con il trascorrere del tempo, accada, per tutti i fenomeni imitativi).
Tuttavia, il 13 maggio 1917 ha luogo la prima delle sei apparizioni mensili ai tre pastorelli di Fatima, in Portogallo.
Nei loro racconti, i primi vaghi riferimenti a un segreto compaiono dopo la terza apparizione (13 luglio), ma solo nel 1941 l'ex pastorella suor Lucia ne metterà per iscritto le prime due parti, comunicandole al vescovo di Leiria nella sua cosiddetta Terza memoria.
Il contenuto di tale testo diverrà noto nel 1942, quando padre Luis Gonzaga de Fonseca lo pubblicherà nella quarta edizione del suo libro Le meraviglie di Fatima.
È doveroso registrare che la piccola Lucia conosceva i fatti di La Salette, come risulta dalla Documentação Crítica de Fátima, edita dal Santuario di Fatima.
L'11 ottobre 1917, padre Manuel Nunes Formigão si reca a casa di Lucia e lì interroga dapprima la madre della pastorella:
7 – Mi risulta che lei possieda un libro intitolato “Missão abreviada” e che qualche volta lo legga ai suoi figli. È vero?
– È vero; possiedo questo libro e l'ho letto ai miei figli.
[Redação literária dos apontamentos dos interrogatórios do dia 11 de outubro de 1917, feitos pelo Dr. Formigão, in Documentação Crítica de Fátima. Seleção de documentos (1917-1930), Santuário de Fátima, 2013, pp. 64-65]
In nota si legge:
“Missão Abreviada” è un libro di Padre José Gonçalves Couto, che ha avuto 16 edizioni, [...] per un totale di più di 100mila copie, dal 1859 al 1904. L’“Apparizione della Madonna sul monte di La Salette” è pubblicata nelle edizioni dalla seconda (1861) alla nona (1873). L'edizione che esisteva nella casa della famiglia di Lucia doveva essere la quinta edizione, Porto, 1867.
[Ivi, p. 64, nota 5]
Padre Formigão entra allora nello specifico:
8 – Ha letto la storia dell'apparizione di La Salette davanti a Lucia e ad altri bambini?
– Solo davanti a Lucia e agli altri miei figli.
[Ivi, p. 65]
Quindi, Formigão interroga Lucia:
27 – Hai ascoltato tua madre leggere il libro intitolato “Missão abreviada” dove si racconta la storia dell'apparizione della Madonna a un ragazzo e una ragazza?
– L'ho ascoltata.
28 – Hai pensato spesso a quella storia e l'hai raccontata agli altri bambini?
– Non ho pensato a quella storia né l’ho raccontata a nessuno.
[Ivi, p. 67]
In Missão abreviada si legge:
La Madonna è apparsa a due pastori sul monte di La Salette (in Francia) [...]. Ha anche detto loro due segreti, che non hanno mai rivelato, per quanto li minacciassero; sembra che riguardino la fine del mondo e la persecuzione del Santo Padre; ciò sulla base di diversi indizi che sono stati osservati.
[Manuel José Gonçalves Couto, Missão abreviada para despertar os descuidados, converter os peccadores e sustentar o fructo das missões, Porto, Typ. de Sebastião José Pereira, 1868, pp. 449-450]
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Dopo Fatima, ci sono "apparizioni" con "segreti" nel 1918, a Muzillac (Francia) [Gamba, op. cit., p. 434], e nel 1921, a Chaucina (Spagna) [Bouflet, op. cit., p. 327], ma la vera e propria ondata di "segreti" prenderà il via solo subito dopo l'approvazione ufficiale di Fatima da parte del vescovo di Leiria, nel 1930.
Tale ondata, analogamente al modello prevalente a fine Ottocento, sarà costituita da messaggi riservati ai "veggenti" o da trasmettere al papa (si indicano i già citati repertori da cui sono tratte le informazioni):
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1932, Beauraing (Belgio) [Gamba, op. cit., p. 440] (con riconoscimento ufficiale del vescovo locale)
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1933, Banneaux (Belgio) [ivi, p. 441] (con riconoscimento ufficiale del vescovo locale)
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1937, Voltago (Italia) [Bouflet, op. cit., p. 718] e Heede (Germania) [Laurentin, Sbalchiero, op. cit., p. 376]
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1941, Danzè (Francia) [ivi, p. 197]
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1944, Ghiaie di Bonate (Italia) [Gamba, op. cit., p. 459]
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1946 Montichiari (Italia) [ivi, p. 464]
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1947, L'Île-Bouchard (Francia) [Bouflet, op. cit., p. 565]
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1948, Gimigliano di Venarotta (Italia) [Gamba, op. cit., p. 473], Roma [ivi, p. 475] e Bolzaneto (Italia) [Bouflet, op. cit., p. 329]
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1949, Bergerac (Francia) [Gamba, op. cit., p. 483]
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1951, Balestrino (Italia) [ivi, p. 480]
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1958, Turzovka (Slovacchia) [ivi, p. 493]
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1959, Malè (Italia) [ivi, p. 494]
A partire dal 1961, nel villaggio di Garabandal, in Spagna, quattro fanciulle asseriscono di avere apparizioni della Madonna: preannunciano un terribile avvertimento divino, seguito da un "grande miracolo" (espressione usata a Fatima, che ricompare a Garabandal) e infine, se gli uomini non si saranno convertiti, un castigo apocalittico.
Ecco in cosa consisterebbe il "grande miracolo", secondo quanto affermato da Conchita, la principale delle quattro presunte veggenti di Garabandal:
Non sussisterà il minimo dubbio che viene da Dio […] Ai Pini [il luogo dove avvenivano alcune delle apparizioni, MC] rimarrà un segno del miracolo, per sempre. Potrà essere filmato e ripreso in televisione.
[Francisco Sánchez Ventura y Pascual, The Apparitions of Garabandal, San Miguel Publishing, 1970, p. 179]
Nel suo diario, Conchita scrive inoltre:
La Vergine mi ha detto la data del miracolo e in cosa consisterà. Io lo devo comunicare otto giorni prima, affinché la gente venga. Il Papa lo vedrà ovunque sarà, e anche padre Pio.
[Diario de Conchita, Nuestra Señora del Carmen de Garabandal, New York, 1972, pp. 69-70]
Il grande miracolo non si è però mai realizzato.
Il fenomeno di Garabandal richiamò l'attenzione dei mass-media mondiali e divenne ben noto anche nella parte cattolica dell'ex Jugoslavia.
Nel 1975, sei anni prima dell’inizio di Medjugorje, un sacerdote croato, Josip Sukner, nel suo libro Veliki znak (Il Grande Segno), scrive:
Quando sono accaduti tali avvenimenti a Garabandal, il nome di questo villaggio montuoso spagnolo si è diffuso per tutto il mondo cattolico.
[Josip Sukner, Veliki znak. Ukazanja i poruke Presvete Djevice, Zagreb, 1975, p. 65]
Ebbene, nell'allora Jugoslavia, anche i "veggenti" di Medjugorje parleranno di un "grande miracolo" (il terzo dei dieci segreti), anche loro lo definiranno un "segno" permanente e indistruttibile ("Sarà un segno ben visibile, che non può essere fatto con mani umane; una cosa del Signore che rimane" [Mirjana di Medjugorje, La Madonna prepara per il mondo un futuro di pace. Intervista di padre Livio ai microfoni di Radio Maria, Shalom, 2002, p. 97]), anche loro diranno che comparirà su uno dei luoghi delle apparizioni (la collina delle prime apparizioni), anche loro affermeranno di conoscere già sia il miracolo che la data della sua manifestazione, anche loro dichiareranno che sarà svelato al mondo alcuni giorni prima (tre, nel loro caso).
Altri segreti di Medjugorje sarebbero costituiti da catastrofi (si veda: I "segreti" di Medjugorje apocalittici e sempre imminenti?). Va da sé che i segreti apocalittici, facendo leva sulle paure (anche giustificate) delle persone, possono costituire un potente mezzo di persuasione e manipolazione.
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Fuori dalla Jugoslavia si inizia a parlare con insistenza di Medjugorje e dei suoi "segreti" a metà degli anni Ottanta (i primi libri in italiano vengono pubblicati nel 1984).
Immediatamente, in particolare nel nostro Paese inizia un'epidemia di "apparizioni", alcune delle quali (quelle di seguito riportate) con segreto annesso (l'anno indicato è quello di inizio del presunto fenomeno):
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1985, Oliveto Citra (Salerno) [Gamba, op. cit., p. 546], Colle di Roanza (Belluno) [Bouflet, op. cit., pp. 789-790], Belluno [ivi, pp. 790-791]
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1986, Belpasso (Catania) [Laurentin, Sbalchiero, op. cit., p. 853] e presunte apparizioni a Pino Casagrande, in diverse località tra lo svizzero Canton Ticino e Borgosesia (Vercelli) [Gamba, op. cit., p. 557]
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1987, Crosia (Cosenza) [Laurentin, Sbalchiero, op. cit., p. 886]
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1988, Monte Misna (Bergamo) [Gamba, op. cit., p. 570]
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1990, Mammanelli (Siracusa) [Laurentin, Sbalchiero, op. cit., p. 978]
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1992, Giampilieri Marina (Messina) [Gamba, op. cit., p. 584]
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1993, Ischia (Napoli) [Gamba, op. cit., p. 588]
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1995, Paratico (Brescia) [Laurentin, Sbalchiero, op. cit., p. 1048] e presunte apparizioni a Jessica Gregori, figlia del proprietario della statuina della Madonna che avrebbe lacrimato sangue a Civitavecchia (Roma) [F. Ubodi, La Madonna di Civitavecchia, Ares, 2023, pp. 96-97] (in merito a quest'ultima vicenda, rimando al mio Le "lacrime" della Madonnina di Civitavecchia).
Nel XXI secolo il "contagio" dei segreti appare in regresso ma, come tutti i fenomeni umani, non è detto che non possa rinascere, a seguito di un nuovo evento catalizzatore, come già più volte accaduto in passato (la pubblicazione del "segreto" di Mélanie, l'approvazione di Fatima, l'attenzione mediatica su Medjugorje).
Marco Corvaglia
Pagina pubblicata il 21 ottobre 2023
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