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Esami scientifici sui veggenti di Medjugorje?
di Marco Corvaglia
I dossier scientifici su Medjugorje
Le équipe che hanno condotto esami strumentali (e non semplicemente osservativi) sui veggenti sono:
- Prof. Henri Joyeux (1984)
Il dossier è R. Laurentin, H. Joyeux, Scientific and Medical Studies on the Apparitions at Medjugorje, Veritas, 1987 (edizione francese: Études médicales et scientifiques sur les apparitions de Medjugorje, O.E.I.L., 1985).
L'équipe di Joyeux (oncologo, legato al movimento del Rinnovamento Carismatico) fu formata su iniziativa di padre René Laurentin, per almeno quindici anni il maggior apologeta mondiale di Medjugorje:
Il 20 marzo alle 8 del mattino ci siamo sentiti per telefono con René Laurentin che ci ha informato del suo desiderio di formare un'équipe medica per esaminare scientificamente questi straordinari fenomeni.
[prof. Joyeux in: Laurentin, Joyeux, op. cit., p. 46]
Questa équipe concluse che "il fenomeno delle apparizioni di Medjugorje [...] si rivela scientificamente inspiegabile" [ivi, p. 74].
Il professor Théophile Kammerer, presidente del Comitato Medico Internazionale di Lourdes, obiettò:
Questi esami restano superficiali quanto alla loro portata [...] Nonostante ciò, l’insieme delle tecniche sofisticate impressiona il lettore più sprovveduto.
[Théophile Kammerer, Studio critico degli esami medici effettuati sui veggenti di Medjugorje, CMIL, 20 settembre 1986]
- Associazione Regina della Pace (1985)
La relazione è L. Frigerio et al., Dossier scientifico su Medjugorje, Associazione Regina della Pace, 1986 [esiste anche una versione digitalizzata].
L'équipe, nata per spontanea iniziativa del dott. Frigerio, medico ginecologo, fu intitolata Associazione Regina della Pace (A.R.PA.), in onore dell'apparizione, già prima di iniziare i test con le apparecchiature mediche che avrebbero dovuto verificare l’attendibilità dei veggenti [cfr. Frigerio et al., Dossier scientifico su Medjugorje, cit., p. 30].
Nel dossier è riportato anche uno stralcio dello statuto dell'Associazione, in cui si legge che essa ha uno "scopo apologetico per mettere in luce l'armonia della Scienza con la Fede" [ivi, p. 56].
Il dottor Frigerio sintetizzerà così i risultati raggiunti dal proprio gruppo di studio (sottolineatura mia):
Gli indizi da noi raccolti sono positivi: non c’è frode o simulazione. Non si può parlare di prove perché si tratta di indizi. L’unica vera prova è il cambiamento della nostra vita e la crescita della nostra fede.
[Ivi, p. 109]
- Dott. Giorgio Gagliardi e padre Andreas Resch (1998)
Il dossier originale è A. Resch, G. Gagliardi, I veggenti di Medjugorje. Ricerca psicofisiologica, Resch Verlag, 2000.
L'équipe nacque per iniziativa del parroco di Medjugorje, padre Ivan Landeka [cfr. Resch, Gagliardi, I veggenti di Medjugorje. Ricerca psicofisiologica, cit., p. V].
Il coordinatore scientifico, dottor Giorgio Gagliardi, ha maturato una posizione molto prudente [si veda la pagina Ricevo dal dr. Gagliardi (coordinatore commissione scientifica su Medjugorje)].
Vi sarebbero poi alcuni esami condotti su Ivan e Marija il 25 giugno 2005 dal dottor Philippe Loron. Non è però stata pubblicata alcuna relazione scientifica in merito. Non sono noti i nomi dei componenti del gruppo né, esattamente, gli esami eseguiti. Non sono, altresì, noti i dati ottenuti, espressi in termini scientifici (e quindi precisi e verificabili).
Loron è a tutti gli effetti legato a Joyeux.
Metodo scientifico?
Il 7 ottobre 1984 l' équipe di Joyeux conduce un “test” che consiste nel porre un cartoncino davanti agli occhi di Ivanka e Marija, nel corso dell’apparizione (si veda la foto).
Seguiamo il dossier:
Test dello schermo per Ivanka e Marija, consistito nel porre un cartoncino davanti ai loro occhi durante l’estasi.
[Laurentin, Joyeux, op. cit., p. 64]
Risultato:
Dopo l’estasi hanno detto che la loro visione della Madonna non è stata impedita e non hanno visto il cartoncino davanti a loro.
[Ivi, p. 65]
Conclusioni:
Il test dello schermo non impedisce la visione, conseguentemente non sono utilizzati i normali canali visivi.
[Ivi, p. 72]
Affermazioni molto singolari in un dossier scientifico, visto che ci si sta basando non su un risultato obiettivo ma solo ed esclusivamente su asserzioni dei soggetti sottoposti al test, di cui si dà per scontata la sincerità.
Forniamo ora invece un esempio tratto dalla documentazione prodotta dal secondo gruppo di studio impegnato a Medjugorje (A.R.PA), del dottor Luigi Frigerio.
Consideriamo la metodologia di un “test”.
I medici vogliono dimostrare che durante l’estasi la neurofisiologia è alterata, valutando in questo caso gli ammiccamenti spontanei, cioè la frequenza con cui si chiudono le palpebre.
Tale analisi viene condotta non dal vivo ma tramite riprese video di Marija e Jakov.
In entrambi i casi si è seguita una procedura al di fuori di qualunque protocollo scientifico, per vari motivi.
A titolo d'esempio scegliamo Jakov.
Egli presentava un ammiccamento ogni 7,4 secondi, nel corso dell’estasi.
Questa frequenza, però, di per sé stessa, appare fisiologica.
Allora, per dimostrare che esiste comunque una differenza rispetto ai momenti in cui Jakov non è in “estasi”, i medici dell’ Associazione Regina della Pace fanno un’affermazione singolare: al di fuori dell’estasi Jakov ammicca ogni 1,7 secondi.
In realtà nessuna persona sana ammicca fisiologicamente ogni 1,7 secondi, come ciascuno si può rendere conto da solo.
Come hanno fatto i medici dell’Associazione Regina della Pace ad affermare quanto detto?
Prendiamo il dossier da essi prodotto:
8.9.85 - Jakov Colo
Durante l'estasi
La durata è stata di 52". Si sono avuti 7 ammiccamenti e precisamente a: 4"-10"-25"-31"-33"-38"-43" (media aritmetica: un ammiccamento spontaneo ogni 7,4 secondi).
Dopo l'estasi
Controllo di 12" continui. Si registrano 7 ammiccamenti con questa frequenza: 1"-2"-3"-5"-7"-9"-12" (media aritmetica: un ammiccamento spontaneo ogni 1,7 secondi).
Conclusioni
Lo studio dell'ammiccamento spontaneo dimostra che si verifica una netta riduzione dell'ammiccamento palpebrale durante il periodo estatico.
[Frigerio et al., op. cit., p. 77]
Insomma, è incredibile: è stato utilizzato come parametro di riferimento un filmato di appena 12 secondi, privo di qualunque valore rappresentativo della realtà, in cui, per di più, Jakov ha chiuso gli occhi in una maniera totalmente anomala.
Nel 1987, Margnelli e Gagliardi (gli unici due medici che avessero esperienza di studio in questo campo) scrivevano:
I risultati delle ricerche del settembre 1985 non sono ancora stati dibattuti in ambienti di alto livello scientifico, né pubblicati su riviste specializzate. Sono comparsi in forma divulgativa e riassuntiva in volumi a carattere non scientifico (Joyeux H., Laurentin R., Études médicales et scientifiques sur les apparitions de Medjugorje, O.E.I.L., Parigi, 1985 e Dossier scientifico su Medjugorje, a cura di L. Frigerio, L. Bianchi e G. Mattalia, stampato in proprio, Milano, 1986).
Nella prassi del lavoro scientifico è abitudine sottoporre i risultati di una ricerca alla critica dei colleghi: è un atto di grande importanza perché è solo dopo che si sono esclusi gli errori metodologici, dopo che si sono eliminati i dubbi e solo dopo che si sono discusse tutte le ipotesi, che è lecito trarre conclusioni.
Questi obiettivi si raggiungono, abitualmente, presentandosi ai congressi e pubblicando articoli sulle riviste specializzate. Ogni rivista che si rispetti ha un comitato di lettura composto da specialisti di livello internazionale che valuta in modo molto critico come sono stati ottenuti i dati sperimentali, quali sono gli scopi della ricerca e quali sono le conclusioni cui vogliono giungere gli autori.
[Marco Margnelli, Giorgio Gagliardi, Le apparizioni della Madonna, Riza Scienze, 1987, pp. 17-18]
In tutti questi anni la comunità scientifica internazionale non ha mai considerato degni di attenzione i dossier medici di Medjugorje e mai un articolo sui test di Medjugorje è stato accettato da una rivista specialistica accreditata. La pubblicazione su una rivista di questo genere costituisce, notoriamente, un avallo indispensabile per qualunque studio che pretenda di essere scientifico.
La scienza non si fonda sul principio d'autorità o sulla "fiducia". È "Scienza” solo ciò che la comunità scientifica, nella sua imparzialità, avendo potuto esaminare determinati dati, valuta in maniera concorde.
Per un'analisi critica dettagliata degli esami scientifici sui veggenti di Medjugorje, rimando al volume Medjugorje. La frode e l'estasi del neurofisiologo dr. Francesco D'Alpa.
Dottori di parte
Alcuni dei medici che esaminarono i "veggenti" erano già devoti della Madonna di Medjugorje, mentre altri attuavano pratiche, rigettate dalla scienza ufficiale, ispirate a un misticismo New Age.
A ciò si aggiunga che, con pochissime eccezioni, erano del tutto inesperti nel campo d’indagine in questione.
Lo stesso parroco di Medjugorje, Ivan Landeka, che prese l’iniziativa di formare, nel 1998, un nuovo gruppo di studio, notava:
Nella difficile ricerca di un gruppo di scienziati per una aggiornata prova tecnica delle asserzioni dei "Veggenti" ci siamo infine rivolti al teologo e psicologo P. Andreas Resch, Redentorista, professore di psicologia clinica e paranormologia [...], per coordinare il desiderato gruppo di ricerca. Anche P. Resch non voleva accettare tale invito, perché mancano i ricercatori su questo campo di fenomenologie religiose.
[Ivan Landeka, in A. Resch, G. Gagliardi, I veggenti di Medjugorje. Ricerca psicofisiologica, Resch Verlag, 2000, p. V]
Il professor Henri Joyeux
Nel 1984 padre René Laurentin decise di affidare il compito di esaminare scientificamente i veggenti ad un medico vicino al Rinnovamento carismatico: l'oncologo Henri Joyeux (questi era particolarmente legato al dottor René Lejeune, uno dei più noti esponenti del movimento carismatico in Francia, autore del libro "Gli angeli, armata segreta del Cielo" [Les anges armée secrète du Ciel, Parvis, 1998] e di "Il digiuno, guarigione e festa del corpo e dello spirito" [Jeûner, guérison et fête du corps et de l'esprit, Parvis, 1988], libro per il quale il professor Joyeux ha scritto la prefazione).
Joyeux, co-autore, insieme al teologo Laurentin, del libro Studi medici e scientifici sulle apparizioni di Medjugorje (Queriniana, 1985), elaborò e diffuse internazionalmente la tesi (non provata) della "inspiegabilità scientifica" delle apparizioni di Medjugorje.
Sul dottor Joyeux è in corso dal 2016 un procedimento disciplinare da parte dell'Ordine dei Medici francese. Egli rischia tuttora la radiazione dall'Ordine per diffusione di affermazioni pseudoscientifiche sui vaccini, come riportato dall'importante periodico francese Le Point.
Nel settembre 2019 l'Agence nationale de sécurité du médicament et des produits de santé (ANSM) ha vietato la prosecuzione degli esperimenti abusivamente iniziati, nell'abbazia di Sainte-Croix, nei pressi di Poitiers, dall'oncologo Henri Joyeux e dal farmacologo Jean-Bernard Fourtillan (fondatore di un'associazione medico-religiosa denominata Fonds Josefa) su 350 anziani pazienti malati di Alzheimer e Parkinson. L'esperimento è stato definito (letteralmente) "ciarlataneria" dall'Ordine dei Medici [si veda: Essais cliniques "sauvages" : l'Ordre des médecins poursuit le Pr Joyeux pour "charlatanisme", Sciences et Avenir, 4/10/2019].
I pazienti venivano indotti a trascorrere una notte nell'abbazia dopo che erano stati applicati loro dei cerotti contenenti sostanze la cui efficacia non è provata scientificamente (segnatamente, la valentonina). Tale efficacia sarebbe però stata svelata misticamente al dottor Fourtillan per volontà di Dio (a dire dello stesso Fourtillan). Scrive il 19 settembre 2019 l'importante quotidiano francese Le Figaro, in un articolo intitolato Un essai clinique «sauvage» mené dans une abbaye sur 350 malades a été interdit:
Lui [Jean-Bernard Fourtillan] e Henri Joyeux sono noti per delle prese di posizione contestate dalla comunità dei medici, segnatamente sui vaccini. Il Fonds Josefa prende il nome da una religiosa dell'inizio del XX secolo, Maria Josefa Menéndez. Sul sito internet della fondazione, Jean-Bernard Fourtillan dichiara, con un linguaggio molto mistico, che il «sistema sonno-veglia» gli sarebbe stato «svelato almeno dall'aprile 1994». La valentonina «mi si è rivelata nel giro di pochi secondi, mentre mi trovavo in circostanze eccezionali. Ero senza dubbio la persona giusta al posto giusto (...), nella mia piccolezza di uomo di fede che ama e ascolta Dio [...]. Ho compreso che il sistema Sonno-Veglia mi era stato rivelato per curare i tanti malati che soffrono di disfunzioni di questo sistema», dichiara.
[Soline Roy, Un essai clinique «sauvage» mené dans une abbaye sur 350 malades a été interdit, Le Figaro, 19/9/2019 (aggiornato il 24/2/2020)]
Il 25 ottobre 2019, Joyeux, in un suo comunicato, scrive:
IL MIO RUOLO COME VICEPRESIDENTE DEL FONDS JOSEFA
Ho avuto un ruolo di sostegno amicale, di diffusione dei dati scientifici messi alla portata del grande pubblico.
[Communiqué du professeur Henri Joyeux, 25/10/2019]
Sul Corriere della Sera del 21 settembre 2019 si legge:
«Finalmente scoperte le cause e la cura dell’Alzheimer!», è il titolo di un video pubblicato su YouTube dal Fonds Josefa già a Natale 2016. Se fosse vero a quest’ora lo sapremmo eppure sul sito dell’«associazione senza scopo di lucro» Josefa i soliti professori Jean-Bernard Fourtillan e Henri Joyeux, noti e contestati dalla comunità scientifica per le battaglie contro i vaccini, ripetono ancora adesso di avere identificato i meccanismi delle malattie neurologiche, legati secondo loro al sistema sonno-veglia. Parlano di «bomba scientifica» e di test clinici su pulcini e cani. Quel che non dicono è che hanno già cominciato, in segreto e violando qualsiasi regola sanitaria, la sperimentazione sull’uomo. [...]
«Scoprire un test clinico selvaggio di questo tipo è molto raro, specie se consideriamo la sua ampiezza — dice Bernard Celli, direttore delle ispezioni alla Ansm (agenzia nazionale della sicurezza dei farmaci) —. Stiamo parlando di ciarlatani, che hanno abusato della fiducia dei malati». [...]
«Sono sconvolta, inorridita», ha detto la ministra della Sanità, Agnès Buzyn [...].
L’associazione Josefa promette di curare con le stesse molecole i disturbi del sonno, la depressione e gli stati psicotici. Le autorità sanitarie mettono in guardia la popolazione dalla tentazione di credere a cure miracolose, somministrate al di fuori di qualsiasi controllo e in strutture non abilitate come l’abbazia Sainte-Croix di Poitiers.
[Stefano Montefiori, Alzheimer, scandalo in Francia. «Test illegali su 350 malati», Corriere della Sera, 21/9/2019]
Il 20 settembre 2019 il professor Joyeux, ai microfoni di France 3 Occitanie, replica con sarcasmo alla ministra della Sanità (di seguito il video con la dichiarazione originale):
Sono preoccupato, perché la signora ministra è "sconvolta", perde il suo sangue freddo, bisognerà rianimarla! Qual è il problema? Si tratta di uno studio scientifico che non è affatto una sperimentazione clinica.
[Le controversé professeur Henri Joyeux, de Montpellier, au cœur d'un essai clinique "sauvage", France 3 Occitanie, 20/09/2019]
Ed ecco il video, pubblicato il 24 dicembre 2016 sul canale YouTube del Fonds Josefa, in cui il vicepresidente Joyeux, conducendo un'intervista promozionale al presidente Fourtillan, gli dice: "Tu hai appena fatto una scoperta fondamentale sul sistema sonno-veglia" (Tu viens de faire une découverte fondamentale sur le système veille-sommeil) [0: 06] e "Questa scoperta è una vera bomba scientifica" (C'est une véritable bombe scientifique que cette découverte) [1:29]:
Nel 2020 sono venute fuori le prove documentali del denaro che il professor Fourtillan aveva raccolto e continuava a raccogliere illecitamente, sollecitando i suoi pazienti a fare donazioni al Fonds Josefa. Ad esempio:
Il 20 marzo 2020, una nuova richiesta di donazioni arriva nella casella email dei pazienti. L'ultima, promette Marianne Fourtillan [moglie del farmacologo]: "Jean-Bernard vi chiede di fare una sola e ultima donazione al Fonds-Josefa, la più elevata possibile."
[Laetitia Cherel, Mis en examen après des essais thérapeutiques sauvages, le professeur Fourtillan persévère, France Inter, 12/02/2021]
A questo punto, il professor Joyeux ha iniziato a tornare sui propri passi:
Quando gli si chiede se non ha mai sospettato che gli esperimenti ai quali ha partecipato nel 2018 non fossero legali, egli [Joyeux] esclama: "Oggi appare evidente, ma in realtà no, affatto".
[Ibidem]
Joyeux ha aggiunto:
Jean-Bernard Fourtillan aveva la tendenza a pensare che con la sua scoperta si sarebbe guarita una grande quantità di malattie, l'Alzheimer e il Parkinson e tante altre. Su questo, io non ero assolutamente d'accordo, perché non c'erano prove. Io gli dicevo: "Sul sonno, sì. Siccome lo hai dimostrato sugli animali, deve essere presente nell'uomo, ma prudenza!
[Ibidem]
Se le cose stessero realmente così, le responsabilità di Joyeux sarebbero perfino più grandi: avrebbe infatti apertamente propagandato il metodo, pur essendo consapevole del fatto che la sua efficacia era tutta da dimostrare e che, in aggiunta, i volontari venivano invitati a versare delle considerevoli somme di denaro. Lo stesso Joyeux scriveva nel suo comunicato del 2019:
Coloro che hanno contribuito hanno donato secondo le loro possibilità finanziarie, conoscendo il costo reale per ciascun paziente (da 1000 a 2500 €, a seconda della durata del trattamento), come lo stesso Prof. Fourtillan ha spiegato alle persone che desideravano testare i cerotti.
[Communiqué du professeur Henri Joyeux, 25/10/2019]
*****
Il 22 aprile 2002 Le Figaro pubblica un' inchiesta, firmata da Laurence de Charette e intitolata Familles de France : un président contesté.
Il presidente contestato è, per l’appunto, il professor Joyeux, a capo di questa associazione che mira alla tutela della famiglia.
Nell’articolo si legge, in relazione al professore:
I suoi critici vedono nei suoi scritti dei legami con tesi analoghe a quelle di certe sette, come l'istintoterapia e il crudivorismo (mangiar crudo). Henri Joyeux, sottolineano, ha infatti prefato diversi scritti sull'argomento di Bruno Comby, il quale ha avuto a che fare con il castello di Montrâmes, qualificato come "setta" dalla commissione [parlamentare] per la lotta contro le sette.
[Laurence de Charette, Familles de France : un président contesté, Le Figaro, 22/4/2002]
L’articolo prosegue dicendo che un’altra controversa prefazione di Joyeux è quella ad un’opera di Jean Seignalet, anch'egli legato all’istintoterapia.
Il libro in questione è intitolato L’alimentation ou la troisième médecin (edito da O.E.I.L. nel 2001).
Joyeux definisce il lavoro di Seignalet "molto documentato, realmente scientifico". In questo libro Jean Seignalet afferma che l’alimentazione crudivorista (segnatamente il metodo denominato Burger) sarebbe in grado di trattare un numero enorme di malattie.
A bollare questo regime alimentare come "teoria pseudoscientifica" è invece il dottor Jacques Frexinos, professore presso la facoltà di Medicina dell’ Università di Tolosa e primario di gastroenterologia nell’ospedale Rangueil della stessa città, in un suo articolo in cui, tra l'altro, evidenzia che tale alimentazione pretenderebbe di “essere applicata con successo a decine di malattie, dalla poliartrite reumatoide al cancro, alle leucemie, passando per la spondiloartrite anchilosante, le malattie autoimmuni della sfera reumatologica, le malattie autoimmuni tiroidee, la sclerosi a placche, l’epatite cronica attiva, la miastenia, le tendiniti, l’osteoporosi, le cefalee, la psicosi maniaco depressiva, la schizofrenia, la depressione nervosa endogena, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, le cefalee, il diabete, le colonpatie funzionali e le coliti (RCH e morbo di Chron) l’acne, l’orticaria, l’eczema, la psoriasi, l’asma, la bronchite ecc. Non sono qui citate tutte per mancanza di spazio! Infatti, sarebbe meglio elencare le malattie che non guariscono grazie a questo regime alimentare."
Il dottor Philippe Loron
Collaboratore del professor Joyeux nello studio dei veggenti di Medjugorje (benché aggregatosi alla fine degli anni Ottanta) e come lui legato al Rinnovamento carismatico, è il neurologo Philippe Loron.
E' lui stesso a scrivere, l’11 novembre 1990, al patriarca greco ortodosso di Damasco, Ignazio IV Hazim:
Lavoro insieme al prof. Joyeux e a padre Laurentin sulle estasi dei giovani veggenti di Medjugorje.
[Philippe Loron, Constat médical et analyses scientifiques des événements de Soufanieh, F.X. de Guibert, 1992, p. 73]
Nel suo libro Le Mystère de la Royauté Sacrée [Resiac, 2000], il dottor Loron afferma che Oltralpe tornerà la monarchia e "questo Grande Monarca francese [...] permetterà la ripresa della vera missione della Francia" [P. Loron, Le Mystère de la Royauté Sacrée, p. 126], cioè "restaurare la vera fede cattolica" [ivi, p. 99]. Il neurologo specifica poi:
Non si tratta, per me, di essere monarchico e ancor meno di prendere parte per l’uno o l’altro pretendente attuale. Questi avvenimenti si verificheranno unicamente per volontà divina, secondo le numerose profezie pubblicate a questo riguardo.
[Loron, Le Mystère de la Royauté Sacrée, Resiac, 2000, p. 100]
Nello stesso libro Loron accredita il racconto (diffusosi nell'Alto Medio Evo) secondo il quale il personaggio evangelico di Maria Maddalena avrebbe portato il Cristianesimo in Provenza e avrebbe inoltre avuto il corpo pressoché interamente coperto da peli, caratteristica condivisa con vari profeti dell'Antico Testamento.
Al che il dottore fa presente che i peli hanno "la medesima origine embriologica (ectodermica) del sistema nervoso" [ivi, p. 93]. Pertanto, il dottore si domanda:
Un'abbondante peluria sarà il riflesso di una sensibilità, di una capacità intuitiva particolarmente acuta?
[Ivi, p. 94]
Quest' aspetto, si legge nel libro di Loron, dovrebbe essere studiato presto e cioè:
...prima che la cultura, la moda, il condizionamento sociale, l’educazione razionalista al dubbio e alla critica soffochino queste propensioni vitali. Constatiamo in effetti spesso il rifiuto, culturalmente ammesso nelle società cosiddette "evolute", della pelosità delle donne che, con il pretesto dell’eleganza e della pulizia, si radono gambe e ascelle. Un’inchiesta dimostra che nel 1995 il 67% delle francesi si depilava, mentre non erano che il 48% nel 1981.
[Ivi, p. 183]
Da ricordare anche il suo appoggio a Vassula Ryden [P. Loron, J’ai vu écrire Vassula. Analyse scientifique de la Vraie vie en Dieu, F.-X. de Guibert, 1994], personaggio espressione di sincretismo tra Cristianesimo e New Age, che asserisce di ricevere, con una procedura simile alla scrittura automatica, messaggi da Cristo.
Loron ha anche studiato una presunta mistica di Soufanieh (sobborgo di Damasco, Siria), Myrna. Il neurologo ha scritto in proposito un libro, intitolato Constat médical et analyses scientifiques des événements de Soufanieh, in cui, a puro titolo d'esempio, riserva ben due pagine a uno "studio" introdotto dal seguente titolo: "Profilo morfopsicologico di Myrna, realizzato a partire da una dozzina di sue foto, scattate durante la Settimana Santa, da un morfopsicologo estraneo agli avvenimenti".
Si leggono incredibili affermazioni di questo tenore:
Myrna ha una dominante istintiva […] rilevabile dalla mascella ben sviluppata, che rivela un buon «ancoraggio» alla realtà concreta, voglia di vivere.
[…] La sua seconda dominante è affettiva: il suo naso rivolto verso il basso ci rivela una tendenza a dedicarsi agli altri con un’apertura molto spontanea.
Tuttavia, ella ha nello stesso tempo una ritrazione lateronasale (schiacciamento degli zigomi), la quale fa sì che i suoi sentimenti di generosità siano interiorizzati e che ella si rinchiuda in se stessa.
Poiché ha una estroversione di base (viso largo) ed ha bisogno di volgersi verso gli altri, ma ha una morfologia che la porta a interiorizzare i suoi sentimenti, da ciò può derivare un conflitto; conflitto la cui spiegazione può essere ritrovata nelle sue relazioni infantili (difficoltà di relazione o di natura affettiva che lei ha probabilmente conosciuto nell’infanzia). […] È possibile che non si sia sentita sufficientemente apprezzata nell’infanzia o nell’adolescenza: la ritrazione lateronasale che si può rilevare in lei segnala una frustrazione affettiva importante. […]
I suoi grandi occhi aperti sul mondo indicano la sua immaginazione, il suo intuito.
[Loron, Constat médical et analyses scientifiques des événements de Soufanieh, cit., pp. 80-81]
Loron è anche un fautore della medicina ildegardiana, un approccio terapeutico olistico basato sulle teorie di una suora del XII secolo, Ildegarda di Bingen. Teorie che deriverebbero anche dalle rivelazioni divine che Ildegarda diceva di avere e si fondano sull’uso di erbe medicamentose e di pietre, da porre sul corpo.
Sul sito dell’associazione “Les Jardins d’Hildegarde” troviamo il catalogo dei prodotti, tra i quali, alle pagine 23-26, le pietre "terapeutiche".
Da notare che il dottor Loron, in un articolo su Chrétiens Magazine (periodico vicino a padre Laurentin) ha scritto, riguardo ai rimedi prescritti dalla medicina ildegardiana, che essi
possono certamente costituire dei contributi importanti (in particolare certe pietre preziose, di cui Ildegarda specifica che hanno un'impronta divina a tre dimensioni). Non si tratta in questo caso di magia, poiché tutto è in relazione con la fede e la speranza in Dio e nella Sua Parola.
Sul sito della stessa associazione “Les Jardins d’Hildegarde” si può trovare il riferimento a varie conferenze lì tenute dal dottor Loron.
Ad esempio il 26 aprile 2008 il neurologo ha parlato di medicina ildegardiana e anche del tema “La missione divina della Francia”.
Marco Corvaglia
Pubblicato l'8 maggio 2008 e depositato legalmente presso
Copyright.eu. Ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2021.
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